A.S. VIGGIU' RIFIORENTE

 

A.S. VIGGIU' RIFIORENTE

L’A.S. Viggiù fu fondata nella primavera del 1920 per ricalcare gli ottimi risultati delle vicine e più prestigiose società sportive, il Varese Football Club e il Como Calcio. Il gruppo di amici che diede i natali alla società era così composto: Ivo Ongaro, Arturo Piatti, Giuseppe Cassani Rossi e Carlo Roncoroni.
Il nome iniziale fu Viggiù Rifiorente con sede sociale nella Ca’ di Gri nell’attuale Piazza Risorgimento a Viggiù. L’azzurro, scelto come colore sociale, venne sostituito già al tempo della prima squadra ufficiale, le cui maglie erano bianche con scudetto blu.
Perno della società inizialmente risultò la ginnastica atletica, mentre il calcio rivestì un ruolo solo marginale. Il gruppo costituito ebbe l’opportunità di avere in affitto, in località Prava, sotto la chiesa di Viggiù, un’area a prato, il pra’ rutund, delle dimensioni di 90 x 45 metri, su cui eresse due porte regolamentari naturalmente senza rete: fu il primo campo da calcio ufficiale.
Nel 1922 Luigi Valera, studente milanese villeggiante a Viggiù, entrò nella società divenendo di fatto il primo allenatore della Rifiorente. Per più di un decennio, sul pra’ rutund, si avvicendarono i pionieri della squadra, senza spogliatoi, acqua e servizi, cambiandosi in un locale della casa dei Gabela e lavandosi nella rungia del puaggia.
Nel 1932 la sede sociale venne trasferita in Piazza Albinola e nel 1933 venne finalmente inaugurato il nuovo campo sportivo comunale di Viggiù, in via Turconi.
In quel periodo la Rifiorente partecipò al campionato provinciale U.L.I.C. (Unione Lavoratori Italiani Calcio) ed il campo di via Turconi ogni settimana fu animato da incontri e battaglie sportive. Negli anni 1954-1959 la mancanza di fondi rese difficoltosa la vita dei Biancoblù, ma nel 1959 si riuscì ad iscrivere la squadra al campionato provinciale FIGC, con la modifica del nome, eliminando l’attributo Rifiorente.
Dai primi anni Sessanta s’intuì l’importanza di coltivare un proprio vivaio da cui attingere nuove leve. Nacque così il settore giovanile organizzato, con un numero maggiore di allenatori, coordinatori e squadre.
Nella stagione 1968/69 l’associazione, fondendosi con l’altra società sportiva del paese, l’Aurora Viggiù, tornò alle origini con il nome AS Viggiù Rifiorente. Il 1969 fu l’anno in cui si avvicinò alla società un uomo che vi avrebbe lasciato un’impronta indelebile, il cavalier Giulio Bizzozzero.
Con l’avvento di persone facoltose nella dirigenza, il Viggiù raggiunse il suo periodo più prestigioso, arrivando ai vertici del calcio dilettantistico regionale, fino al campionato di Promozione, massima espressione del dilettantismo (ai tempi non esisteva l’Eccellenza). Questo successo spinse le autorità cittadine a realizzare nel 1971 un nuovo impianto sportivo con un terreno di gioco di 90 x 110 metri che divenne uno dei centri sportivi più belli della Lombardia.
I sogni e le speranze si spensero improvvisamente nel 1978 con la prematura ed inattesa scomparsa dell’alfiere Giulio Bizzozzero, la nobile anima dell’AS Viggiù Rifiorente. La società riuscì a rimanere ai vertici del calcio regionale fino al 1982 e poi iniziò un lento declino.
Gli anni Novanta hanno rappresentato il ritorno ad alti livelli nel calcio dilettantistico del Viggiù, grazie a presidenti come Franco Bennardo e Corradino Franzi che portarono la prima squadra fino al campionato di Eccellenza.
Nei primi anni Duemila, seguirono poi dei cambiamenti a livello societario che portarono instabilità e, conseguentemente, una discesa fino alla Prima Categoria.
Nella stagione 2006/07, con la vittoria del campionato, la prima squadra salì in Promozione ma i diritti vennero ceduti al Cistellum per risolvere i problemi finanziari esistenti. La società dovette ripartire dalla Terza Categoria cambiando il nome in ASD Viggiù Calcio 1920.
(Dalla Pagina Facebook della società)



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