US AURORA DESIO
Ha da poco spento le 100 candeline l’Unione Sportiva Aurora Desio, fondata nel marzo del 1922 da Mario Mariani, uno studente del collegio arcivescovile Pio XI, conosciuto in seguito come “il Mario dell’Aurora”. I colori sono da sempre il blu e l’arancio. Nata come società ginnica diventa nel giro di pochi anni una vera polisportiva, anche se l’attività calcistica si sviluppa con lentezza fino a concretizzarsi nel secondo dopoguerra. Con la nascita di un campo calcistico cittadino la società può finalmente iscriversi al Campionato di Prima Divisione Regionale e, dopo diverse stagioni di buon livello nel campionato di Promozione Lombarda, nel 1959/60 vince il Campionato di Prima Categoria guadagnando sul campo l’ammissione alla Serie D. Tuttavia la federazione non considera abbastanza solida la società e troppo scarsi gli incassi respingendo l’ammissione dell’Aurora. Negli anni 60 la società stringe un accordo con l’azienda del comm. Giuseppe Brollo, tanto da cambiare il proprio nome in Aurora Brollo Desio. Il sodalizio dà buoni frutti, la squadra si rafforza sia economicamente che a livello di organico, fino a raggiungere l’agognata promozione in Serie D al termine della stagione 1975/76 dopo un girone di spareggio vinto davanti ad Abbiategrasso e Tritium. L’Aurora, che nel frattempo ha perduto la denominazione “Brollo”, si ambienta subito nella nuova categoria ottenendo un ottimo quarto posto all’esordio e un sesto la stagione seguente. Ma è al termine del campionato 1978/79 che, con il secondo posto finale, l’Aurora Desio è promossa in serie C2. L’avventura tra i semiprofessionisti, seppur storica, non è delle più felici. Serie C2 significa affrontare realtà consolidate e con alle spalle storie importanti, come Modena, Padova, Venezia o Pro Patria. L’Aurora giunge ultima, pur non sfigurando, ma dice addio alla categoria dopo un solo anno.
Una serie di campionati non all’altezza riportano i brianzoli a giocare in campi di provincia con quella esperienza tra le grandi come ricordo indelebile.
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