L'Associazione Calcio Magenta nasce subito dopo la guerra, nel 1945, per volere di un gruppo di appassionati. Il calcio era già sbarcato nella città della battaglia nel periodo tra le due guerre con realtà come la U.S. Magentina e altre società minori partecipanti ai campionati uliciani. Il nuovo sodalizio si iscrive al Campionato di Prima Divisione 1945/46, al termine del quale viene ripescato in Serie C dalla federazione. Il debutto in Serie C è trionfale. Vince il proprio girone precedendo Luino e Parabiago e nelle Finali Nord riesce ad avere la meglio su Sanremese e Asti, centrando così la storica promozione in Serie B. Traguardo possibile grazie all’appoggio del presidente Francesco Plodari, noto imprenditore della zona, a cui è oggi intitolato lo stadio cittadino. Purtroppo l’esperienza nella serie cadetta dura solamente una stagione. Si classifica al terz’ultimo posto nel Girone A (la Serie B era a 3 gironi) retrocedendo in Serie C. Anche la stagione successiva si conclude con una retrocessione sul campo in Promozione (appesantita da una squalifica dovuta al tesseramento irregolare di un giocatore). La compagine magentina passa gli anni cinquanta a cavallo tra la Promozione e la IV Serie Nazionale prima della retrocessione in Prima Categoria nel 1960/61 che sancisce il definitivo ritorno dei canarini tra i dilettanti.
Dopo diverse stagioni passate nelle categorie minori, il Magenta torna ad affacciarsi in Promozione nel 1977 e nella stagione 1982/83 è protagonista di uno storico testa a testa con il Fiorenzuola, concluso con un’epica vittoria degli emiliani per tre reti a zero nello scontro diretto sotto la neve.
La maglia è in lanetta, molto pesante e resistente, gialla con due bande verticali blu decentrate. Lo stemma societario è ricamato sul petto così come il numero sulla schiena.
Ringraziamo l’ex portiere dell’AC Magenta Giampiero Mucciarelli per aver donato questa maglia.
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| Una formazione del Magenta 1982/83 con la stessa maglia priva di stampe. |
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